Biodiversità: la lavanda selvatica. Quando si pensa alla lavanda viene subito in mente la Provenza. Oppure il cuneese, dove questa pianta cresce sulle colline di Sale San Giovanni e a Demonte. La lavanda selvatica è presente anche in Valsusa, la si può trovare nelle zone montane. A luglio regala bellissime fioriture.
LE CARATTERISTICHE DELLA LAVANDA SELVATICA
La lavanda selvatica è una pianta sempreverde alta 40-60 cm. Le foglie sono grigio-verdi, lineari, lunghe 1-3 cm e larghe pochi millimetri. I fiori sono riuniti in un’infiorescenza a spiga, lunga 2-3 cm, di colore viola, blu o purpureo. La fioritura inizia alla fine di giugno. Cresce su terreni aridi e sassosi. La varietà latifoglia vegeta fino a mille metri di altitudine. Ha però un profumo canforato, ed è quindi poco idonea ad essere usata in erboristeria.
LE PROPRIETÀ DI QUESTA PIANTA
Dalla lavanda si ricava un prezioso olio essenziale. Viene utilizzato per combattere l’ansia, lo stress e l’insonnia. La lavanda selvatica di montagna è antisettica, antinfiammatoria, allevia i dolori da cervicale e cicatrizza in caso di ustioni e punture di insetti. Il miele che si ottiene da questa pianta è molto aromatizzato e ricco di sostanze che servono per curare l’anemia. È inoltre adatto per curare le affezioni broncopolmonari.
LA COLTIVAZIONE DELLA LAVANDA IN VALLE
In Valsusa la lavanda viene anche coltivata. A Chiomonte l’azienda agricola Brusafer coltiva più di 4 mila piante della varietà angustifolia. La zona scelta gode di un microclima particolare. Caldo d’estate, ma assolato durante l’inverno. Qui crescono anche altre piante tipicamente mediterranee, come il rosmarino e l’ulivo. La lavanda viene coltivata con metodo biologico e i fiori vengono distillati a Mattie. Se ne ricava l’olio essenziale e l’acqua floreale.
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Testo di Andrea Carnino. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!