Bardonecchia, presentazione del libro di Annalisa D’Errico e Michele Zizza

(foto Gian Spagnolo)

BARDONECCHIA – La scrittrice Annalisa D’Errico ha presentato sabato 20 aprile, nella sala consiliare di Bardonecchia, il libro “Figli Virtuali”, percorso educativo alla tutela e alla complicità nella famiglia digitale italiana, scritto in collaborazione con Michele Zizza, arricchito dai contributi di Luca Bolognini, avvocato del foro di Roma e presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati, di Camilla Bistolfi, giurista e direttrice del Centro Nazionale Anti- Cyberbullismo, e di Chiara Spalatro, insegnante di italiano e storia nella scuola secondaria di 1° grado, formatrice e animatrice digitale.

TEMPI DURI PER I GENITORI DEI FIGLI VIRTUALI

La scrittrice insieme a Claudio Rovere, giornalista di Luna Nuova, allenatore di pallacanestro, la psicologa Elisa Garosi, responsabile del Progetto Rondò dei bambini, Piera Marchello, assessore comunale alle Politiche Sociali e Chiara Scanavino consigliere comunale con delega al Turismo, ha trattato e approfondito argomenti molto attuali, fornendo valide e utili, tematiche a supporto pedagogico dei genitori di figli, soprattutto adolescenti, nell’era della comunicazione sociale di massa.
Tra le numerose le problematiche trattate, particolarmente interessate la risposta data alla domande: “Come è possibile instaurare un buon rapporto tra genitori figli adolescenti?” e “Non è che i genitori contemporanei siano troppo fragili, non in grado contrastare l’equilibrata crescita dei propri figli e incapaci di educare all’uso dei social”?

L’autrice, supportata dalla psicologa, ha risposto, alla prima domanda, “Istaurando una sorta di complicità positiva tra genitori e figli, senza cadere nell’errore di pensare che la cosa migliore sia considerare i figli come degli amici, perché la mancanza del gioco dei ruoli può avere ricadute educative negative, soprattutto a discapito dei figli” e alla seconda “Se i genitori non sanno dire NO ai loro figli, ovvero se li assecondano sempre, è più facile che alimentino debolezze varie”.