Al Liceo Ferrari di Susa non ci sono i banchi? “Ce li siamo comprati da soli”

Susa, Istituto Tecnico FerrariSusa, Istituto Tecnico Ferrari

SUSA – Ennesimo caso di mala burocrazia tutta italiana; in questo caso valsusina al Liceo Ferrari di Susa. Dietro la lavagna finisce la Città Metropolitana, a guida Cinque Stelle, che blocca l’acquisto e anche il solo prestito dell’arredamento necessario per cominciare a settembre l’anno scolastico. Parliamo dei banchi di scuola necessari a più di settecento studenti del Ferrari di Susa. “Abbiamo questa necessità impellente– dice la professoressa Anna Giaccone preside del Ferrari- perchè abbiamo avuto in questi anni un crescendo d’iscrizioni e non abbiamo abbastanza banchi per tutti. Abbiamo fatto domanda alla Città Metropolitana, l’ente che è preposto, ma ci è stato risposto che un’ordine è stato fatto ma verrà evaso nel 2018“. Una seconda soluzione era il prestito, temporaneo, di banchi scolastici in deposito a Torino, ma anche in questo caso non era possibile il trasporto fino a Susa.

L’ANNO SCOLASTICO

Che fare? Lasciare gli studenti in piedi, farli sedere a turno? L’Istituto a così tolto dei soldi a bilancio per altre spese ed ha cercato una ditta che potesse mandare i banchi in tempo al suono della prima campanella. I banchi arriveranno da Napoli, dove si è trovata l’unico fornitore che non chiude per agosto. Dice la Giaccone. “Gli uffici del Provveditorato agli Studi hanno fatto il possibile collaborando con noi ma siamo incappati nel classico caso di burocrazia che toglie a volte la speraza che la macchina statale possa davvero funzionare“. In ogni caso così facendo al Ferrari tutto l’anno scolastico potrà cominciare con tutti i banchi nelle aule. Mancheranno aule più capiente, le LIM, alcune attrezzature e a volte la carta ma il personale docente, garzie al lavoro che si sta facendo in qeusti giorni estivi, sarà in organico.

DALLA CITTA’ METROPOLITANA

Il sindaco di Villar Dora Mauro Carena, tessera PD, siede nel consiglio della Città Metropolitana e dice. “Mi sono spese per questo tema in una scuola che seguo da sempre, in taluni casi la burocrazia sembra avere la meglio sul buon senso. Seguirò la vicenda fino in fondo affinchè la Città Metropolitana rimborsi l’acquisto e la scuola possa avere dei fondi che sono sempre più preziosi“.

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