Avigliana: “Qui come il TAV”, raso al suolo il bosco per far spazio al traliccio telefonico in Borgata Malano

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AVIGLIANA – E’ cominciato oggi in Borgata Malano ad Avigliana il lavoro delle ruspe per la costruzione del traliccio telefonico. Si tratta della costruzione del plinto in cemento armato che ospiterà i pali del traliccio. In piena zona archeologica, vicino al passaggio del metanodotto, sono in azione gli operai. Viva è la protesta dei residenti che hanno a più riprese, inascoltati, protestato per la costruzione dell’opera dedicata alle trasmissioni di frequenza radio. “Qui è come per la Tav, ci troviamo semplici cittadini da soli contro un’opera assolutamente nociva sotto molti punti di vista“. Spiega un cittadino. Il traliccio dunque passa da un progetto avversato dai cittadini e tollerato dall’amministrazione, che più volte e in più sedi si è dichiarata impotente, alla costruzione.

UN RISCHIO REALE

Spiegano dal Comitato Statio Avilius. “C’è il rischio scariche atmosferiche e progetto scaricatori a terra” derivati dall’antenna e un parafulmine che saranno sopra il Metanodotto. Concludono dal comitato. “Relativamente a tutte le problematiche legate ad impatto ambientale, paesaggistico ma soprattutto alla sicurezza attendiamo risposta scritta dal Comune di Avigliana. Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore il rispetto della natura, del paesaggio e della sicurezza ad iscriversi e sostenere per dare corpo e voce al Comitato”. Ecco dunque l’antenna in zona archeologica, in zona esondabile, in zona con vincolo paesaggistico, sul metanodotto e nelle dirette vicinanze delle case. Rimane adesso il dubbio in molti di Avigliana che se è stato possibile questa costruzione chissà quante altre sono in progetto.

avigliana bosco

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