Autostrada Valsusa: i dipendenti della Tecno Sitaf in presidio all’Anas contro la liquidazione

TORINO – Oggi, venerdì 29 luglio, i lavoratori delle società controllate di Sitaf, con i rappresentanti dei sindacati dell’Autostrada Valsusa, e delle società controllate sono in presidio  Torino davanti alla sede regionale dell’Anas.

Anas

IL COMUNICATO DEI SINDACATI SITAF, TECNOSITAF E MUSINET

Spiegano i sindacati. “Tecnositaf, controllata interamente da Sitaf, è una società leader in Italia e all’estero nella realizzazione di sistemi per la gestione del traffico, che lavora soprattutto per Anas. Essa è un’azienda che impiega, fra personale diretto e somministrato, circa 160 addetti, altamente qualificati. Ciononostante, il 21 aprile scorso è stato avviato un percorso di liquidazione motivata da perdita di capitale sociale, dovuta a scelte economiche e politiche aziendali quantomeno discutibili; essendo Sitaf entrata a far parte del gruppo Astm a causa della improvvida scelta delle amministrazioni del territorio di dismettere il controllo della gestione di una infrastruttura pubblica che garantisce la viabilità transnazionale con la Francia e il Nord Europa, il timore delle scriventi OO.SS. è che le controllate Sitaf, quali Tecnositaf, Sitalfa e Musinet, siano considerate dall’azionista inutili doppioni di altre società del gruppo così come sta avvenendo per RO.S.S., che opera nella cantieristica, ed è in corso di vendita ad un altro operatore”.

IN CENTINAIA SENZA LAVORO SULL’AUTOSTRADA DELLA VALSUSA

“Da notare che il primo cliente di Tecnositaf, cioè Anas, è comunque ancora presente nella compagine azionaria attraverso il controllo di circa un terzo del capitale di Sitaf. Nonostante il liquidatore, nel corso degli incontri, abbia cercato di rassicurare circa l’assenza di criticità, la garanzia occupazionale per tutto il personale dipendente rimane incerta a partire da coloro che stanno lavorando in somministrazione. Le scriventi OO.SS hanno proposto alla proprietà di giungere ad un accordo che garantisca la continuità di occupazione per tutto il personale attualmente in forza in Tecnositaf, senza distinzioni di contratto, anche attraverso l’assorbimento in Sitaf e nelle altre società del gruppo Astm, ragione per la quale non sarà considerato percorribile alcun piano economico che preveda anche un solo esubero perché non è diminuita la domanda di lavoro e le alchimie finanziarie volte alla massimizzazione del profitto non devono essere ragione per distruggere occasioni di lavoro e trasferire altrove opportunità che insistono sul territorio”.  

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