Approvato il Piano di Tutela Acque in Piemonte

TORINO – Approvato il Piano di Tutela Acque in Piemonte. Approvato a maggioranza dallā€™Aula il Piano di Tutela delle Acque (Pta): 27 favorevoli 5 contrari, 11 non hanno partecipato al voto. Obiettivi del documento sono protezione e valorizzazione delle acque superficiali e sotterranee del nostro territorio, nellā€™ottica dello sviluppo sostenibile della comunitĆ . NonchĆ© il pieno raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti dalla direttiva quadro acque europea. Lā€™assessore allā€™AmbienteĀ Matteo MarnatiĀ ha spiegato come fosse necessario aggiornare il provvedimento, ormai datato 2007 e non piĆ¹ in linea con gli aggiornamenti normativi attuali. Oggi, ha spiegato lā€™assessore, si punta alla riduzione dellā€™inquinamento diffuso da nitrati e prodotti fitosanitari, alla tutela delle falde e delle aree di elevata protezione, alla promozione per la realizzazione di nuove infrastrutture green, sino agli interventi di riqualificazione fluviale e di mitigazione del rischio.

LE FINALITƀ

Importanti, tra le finalitĆ , anche la differenziazione delle fonti di approvvigionamento idropotabile, il riequilibrio del bilancio idrico e una miglior gestione della risorsa, incoraggiando comportamenti virtuosi e le buone pratiche. Il Pta individua le misure di miglioramento di tutte le acque piemontesi partendo dalle acque del Po, di tutti i suoi affluenti, dei canali di maggiore rilievo, dei principali laghi piemontesi, senza dimenticare le falde sotterranee. Il Piano non si occupa di rischio idraulico, di dissesto idrogeologico, di prevenzione di alluvioni ma collabora con i piani di gestione delle alluvioni perchĆ© parte dal presupposto occorre risanare lā€™intero bacino padano ricorrendo a un bando annuale.

I COMMENTI

Sean SaccoĀ (M5s) si ĆØ detto insoddisfatto delle norme contenute nel provvedimento perchĆ© ā€œpoco incisive nel contrasto allā€™uso di fitofarmaci in agricoltura. Abbiamo provato senza successo a migliorare il testo, con interventi non ostruzionisticiā€.

Anche perĀ Giorgio BertolaĀ (M4o) il giudizio ĆØ negativo: ā€œIl documento non ĆØ in linea con il contesto storico attuale e non tiene conto dei cambiamenti climatici in atto. Il ricorso, in taluni casi, a deroghe sul deflusso minimo vitale, mette a repentaglio la vita stessa dei corsi dā€™acquaā€. ƈ intervenuta ancheĀ Francesca Frediani.

Paolo BongiovanniĀ (Fdi) ha rimarcato che ā€œil lavoro svolto si qualifica per essere tecnico, non influenzato da una visione ideologica che porrebbe a rischio lo sviluppo economico. Dā€™altro canto cā€™ĆØ la necessitĆ  di condividere politiche comuni con le Regioni limitrofe al bacino padanoā€.

Per il consigliereĀ Alberto AvettaĀ (Pd) ā€œil Piano deve essere coerente con i principi espressi, applicando nel concreto i provvedimenti che segneranno il futuro e la qualitĆ  della vita dei cittadini. CiĆ² non si ĆØ verificato nella prima parte della legislaturaā€. ƈ intervenuto ancheĀ Domenico Rossi.

Alberto PreioniĀ (Lega) ha sottolineato che dalla risorsa acqua ā€œsi trae energia pulita con la relativa diminuzione dellā€™anidride carbonica e si diminuisce ricorso allā€™energia fossile. Il Pta ĆØ preposto alla tutela ambientale e guarda con favore al futuro energetico, perchĆ© ce lo impongono i cambiamenti climaticiā€.

Illustrati e discussi gli undici emendamenti presentati da maggioranza e opposizione. Accolti quelli di maggioranza, quattro, di cui uno modificato dalla Giunta, diĀ Matteo GagliassoĀ (Lega), uno diĀ Riva VercellottiĀ (Fdi), respinti i rimanenti di Sacco.

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