Anche quest’anno la gara Susa-Moncenisio è rinviata a data da destinarsi

susa moncenisio

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SUSA – La gara Susa-Moncenisio è rinviata a data da destinarsi. Dal 1902, data in cui si corse la prima edizione, la gara ha scritto delle pagine memorabili della storia dell’automobilismo sportivo. Dopo settimane di attesa, di speranza, di fiducia incrollabile nelle proprie capacità organizzative, Supergara, organizzatore della manifestazione, ha deciso di rinviare la Susa-Moncenisio a data da destinarsi. Con l’estrema consapevolezza della situazione di emergenza sanitaria legata al Covid. In 118 anni la Susa-Moncenisio è stata fermata solo da due conflitti mondiali e da problemi di natura finanziaria. L’appuntamento della Susa-Moncenisio è dunque rimandato. Torneranno i motori delle auto da corsa a rombare lungo le curve della vecchia strada napoleonica che da Susa conduce al Moncenisio. Con loro i piloti pronti a sfidarsi nella gara che Enzo Ferrari definiva “La Regina della Montagna”.

LA PRIMA GARA STORICA

Il percorso della Susa-Moncenisio inizialmente vedeva la partenza a Torino. Poi si decise per una “libera” andata fino a Susa. Misurava esattamente 22,5 chilometri. Con partenza alle porte di Susa ed arrivo al traguardo posto sul rettilineo precedente l’Ospizio. Subito dopo la “Scala” detta “della Gran Croce”. Il dislivello raggiungeva i 1605 metri, e la pendenza media del 12%. La parte più impegnativa era sicuramente quella finale con una cinquantina di tornanti stretti, allora chiamati “tourniquets”. I concorrenti, cinquanta iscritti, 38 partenti, 37 arrivati, furono preventivamente divisi nelle due classi “Velocità”. Numero dei posti e assetto della carrozzeria libera e “Turisti”. Carrozzeria completa da viaggio e posti occupati. Una gara che anno dopo anno è cambiata non perdendo mai il suo fascino e la sua verve. La gara non si corse sempre. Gli ostacoli furono i Prefetti, le autorizzazioni, la mancanza di concorrenti, le guerre, le crisi economiche e adesso il Coronavirus. Anche la Susa-Moncenisio è lo specchio dei tempi da Vincenzo Lancia a Felice Nazzaro in attesa del prossimo campione.

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