ALPIGNANO – Ad Alpignano il tema di questo periodo, oltre naturalmente il Ponte, è diventato l’acquedotto. Alpignano, come Bruzolo in Valsusa e forse pochissimi altri comuni, ha ancora una gestione autonoma svincolata dalla Smat. La società che gestisce la linea è la Condotta di Acqua Potabile in Alpignano Srl, fondata nel lontano 1905. La scelta fatta da molti comuni, soprattutto i più grandi di estensione e popolazione, è stata nell’ultimo ventennio di cedere le proprietà a Smat e da essa ricevere servizi e infrastrutture nonché l’allaccio alla rete Valsusa che scende da Bardonecchia per arrivare oltre Torino. Ad avallare questa scelta c’è anche un indirizzo nazionale che prevede l’unione di servizi in strutture più ampie, ragionamento attuato sia per l’acqua che per la rifiuteria.
L’ACQUEDOTTO DI ALPIGNANO
E’ nato ad Alpignano un dibattito che vede due posizioni distinte che dovranno trovare una sintesi. La prima è mantenere l’attuale gestione, che prevede una tariffazione più bassa rispetto a quella in capo a Smat, ma anche dover gestire con i fondi comunali la manutenzione e nuove strutture sempre più necessarie. La seconda è quella di passare a Smat e prevedere un ampio piano d’investimenti poi in uso alla città.
IN CONSIGLIO COMUNALE
L’amministrazione sembra voler conciliare le posizioni ed ha aperto una discussione con le opposizioni. I consiglieri comunali di minoranza: Andrea Oliva, Sandro Albrile, Linda Genre, Davide Martino e Kevin Gaeta annunciano una mozione da presentare al prossimo Consiglio Comunale. Spiega la dottoressa Linda Genre della lista civica “Facciamo Alpignano”. “Noi della lista civica, grazie al mandato ricevuto da tantissimi elettori di Alpignano, seguiremo l’evoluzione delle proposte e vi illustreremo i passi che il Comune vorrà fare. A questo proposito con le altre minoranze, che ringraziamo, abbiamo presentato, abbiamo firmato una mozione in Consiglio Comunale. Il bene dei cittadini e le spese quotidiane delle famiglie, che non devono assolutamente aumentare, ci troveranno sempre attenti”.
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