ALMESE – Almese: in Borgata Bertolo il trentennale del Presepe Artistico e il Bosco degli Gnomi.
ALMESE TRENTENNALE DEL PRESEPE ARTISTICO
Quando arrivo su a Borgata Bertolo in una fredda mattina d’inverno una nebbiolina tenue avvolge il Bosco degli Gnomi, nascondendolo in parte alla vista, quasi a voler proteggere lo scrigno di meraviglie che in questo luogo si cela, quasi ancora a voler proteggere la passione recondita che ha creato questo luogo. Rita Dosio m’attende sulla soglia col suo sguardo vivido, con l’ottimismo della sua volontà ferrea : la “diarchia” Vittorio Bonacina – Rita Dosio ha creato tutto questo con laboriosità certosina, affinchè tutti potessero goderne la bellezza, assaporarne, nell’imminenza del Natale, la spontaneità.
IL BOSCO DEGLI GNOMI
“Anche se mi piace immaginare Vittorio è da qualche parte nell’infinito ‘altrove’ – mi dice Rita – in fondo per me è come se fosse ancora qui. Siamo al trentennale del Presepe Artistico e mai mi sarei immaginata di arrivare a tanto! E pensare che tutto era iniziato per caso, quasi fosse un ‘gioco’ quando, col Bosco ancora ‘brado’, scoccò l’idea di fare qualcosa di unico, di liberare gli Gnomi e le fate del Bosco, di costruire qualcosa di bello. La passione ci prese per mano ed io e Vittorio, letteralmente pezzo su pezzo, abbiamo dato forma allo spirito del Bosco, l’abbiamo ‘addomesticato’ dando fondo a tutto l’estro che ci animava fino ad arrivare a quel Presepe Artistico che quest’anno celebra il trentennale di esposizione. L’edizione di quest’anno è stata possibile grazie alla compiacenza delle persone che qui hanno operato ed il mio sentito grazie va soprattutto ad Antonio Fallorni, Loredana Montanaro e Beppe Pavan ed a tutti gli altri che a vario titolo vengono coinvolti in quest’avventura natalizia.”
È NATALE
Poi Rita mi accompagna in anteprima nel Bosco dove gli ultimi ritocchi stanno prendendo forma. La nebbiolina che s’era trasformata in galaverna avvolgendo il tutto in un ghiacciolio scintillante alzandosi, lascia l’ambiente fatato, si che le minuscole gocce d’acqua che cadono dalle fronde degli alberi sembrano lacrime di commozione, di felicità. Anche Rita è commossa. Confida: “Quest’anno per me è stato un anno durissimo… Ma essere ancora qui dinnanzi all’essenziale ed al sublime che è il presepe mi è di conforto, di aiuto, mi fa guardare ancora al divenire con ottimismo…”. Un ottimismo che in fondo è lo spirito del Natale, col Mistero della Natività e che ad Almese da trent’anni va ‘in scena” nel magico Bosco degli Gnomi.
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