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venerdì, 23 Maggio 2025

Ad Avigliana il “sentiero dei canti” di Tsant’an tsamin

AVIGLIANA – La giornata conclusiva inizierà con il ritrovo alle ore 13.30  in piazza Conte Rosso  per Tsant’an tsamin, una passeggiata tra il Castello di Avigliana e Pera Piana con canti in francoprovenzale, per celebrare l’undicesima edizione di queste camminate e sarà seguita dalla presentazione alle ore 17 in sala del consiglio, del libro Tsant’an tsamin, frutto del lavoro congiunto di Marco Rey, ideatore delle dieci edizioni del progetto, e Flavio Giacchero, etnomusicologo, che analizza e racconta il senso profondo di questo “sentiero dei canti”. Quest’opera raccoglie dieci anni di cammini, canti, esperienze e scoperte nella lingua francoprovenzale: un’antologia che celebra i legami nati lungo i sentieri, intrecciati al ritmo delle canzoni tradizionali, attraversando paesaggi carichi di storia, cultura e meraviglie naturali. Il libro si interroga e risponde a domande fondamentali: chi sono i francoprovenzali? Come parlano, cosa cantano? È un viaggio nella memoria e nella contemporaneità, un percorso di riscoperta, ma anche di tutela e valorizzazione della lingua, sostenuto dal quadro normativo che promuove le lingue minoritarie.

Ad Avigliana Tsant’an tsamin

Ogni cammino, ogni canzone, ogni passo compiuto è stato un omaggio a chi ha partecipato a questa iniziativa: camminando, cantando e danzando insieme, si sono costruite relazioni profonde, nate dalla condivisione e cresciute nel tempo, portando i partecipanti a incontrarsi ancora, in tante altre occasioni, per continuare a vivere e far vivere la cultura della nostra tradizione. Tsant’an tsamin non si propone come guida escursionistica, ma come una raccolta di spunti e suggestioni per chi desidera immergersi nel cuore della valle, esplorando una rete di sentieri ampia e affascinante, in gran parte ancora poco conosciuta. I percorsi attraversano paesi segnati da profondi cambiamenti sociali, architettonici e infrastrutturali, ma che, se osservati con attenzione, sanno ancora offrire scorci sorprendenti. Il libro è un tributo a dieci anni di cammino condiviso, un ricordo vivo che ha unito persone e comunità, contribuendo ad avvicinare e rafforzare una lingua che rischia di scomparire, ma che – anche grazie a queste iniziative – ha ritrovato nuova forza per il futuro. Guardando con affetto al passato, si alimenta la speranza verso il domani, affinché le nostre radici continuino a germogliare e a vivere nel cuore delle nuove generazioni.

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