VILLAR FOCCHIARDO – Questa sera alle ore 21 pressoĀ il cortile del municipio ci sarĆ la primo delle tre “Sere d’autore” a cura del Comune e Consiglio di Biblioteca, Ā con la partecipazione di Pierangelo Chiolero che presenterĆ il suo nuovo romanzo ” Il marinaio della Ramb III “. Si prosegue poi martedƬ 12 luglio alle 21.15 con Dante Alpe e il suo libro di fotografie “Viaggio nella natura”- frammenti di vita in valle di Susa. La serata conclusiva sarĆ martedƬ 19 luglio alle ore 21.oo e vedrĆ come protagonista Matteo Poletti con il suo romanzo “Jam session”.
La motonave Ramb III (poi Kiebitz, poi Mornar, poi Galeb) ĆØ stata una bananiera veloce italiana, utilizzata durante la seconda guerra mondiale come incrociatore ausiliario dalla Regia Marina ed in seguito come posamine dalla Kriegsmarine. Affondata nel 1944, ĆØ stata recuperata e ricostruita, divenendo il panfilo presidenziale di Tito. Nella seconda metĆ degli anni trenta il Ministero delle Colonie del Regno d’Italia, avendo la necessitĆ di trasportare nel territorio metropolitano le banane prodotte in Somalia, all’epoca colonia italiana, ordinĆ² quattro unitĆ dotate di un’autonomia sufficiente per effettuare il percorso da Mogadiscio a Napoli senza soste intermedie ed a pieno carico. In base a queste necessitĆ furono costruite 4 navi frigorifere che dovevano essere gestite dalla Regia Azienda Monopolio Banane (RAMB, con sede a Roma), due nei CRDA di Monfalcone e due, tra cui la Ramb III, nei cantieri Ansaldo di Genova-Sestri Ponente. Completata nell’aprile 1938, la Ramb III venne iscritta con matricola 2190 al Compartimento marittimo di Genova.
Navi medio-piccole ma molto moderne per l’epoca, le quattro Ramb, furono progettate dall’ing. Luigi Barberis, Maggiore Generale del Genio Navale. Erano munite di quattro stive e di quindici picchi di carico (dodici da cinque tonnellate, uno da 30 a prua, uno da 15 a poppa ed uno da 1500 kg per l’apparato motore), potevano imbarcare 2418 tonnellate di carico, nonchĆ© dodici passeggeri, due dei quali in appartamenti di lusso con camera da letto, salotto e servizi e dieci in camerini a due letti, uno dei quali provvisto di bagno, mentre per gli altri vi era un bagno ogni due camerini. La nave era anche dotata di un ponte riservato esclusivamente ai passeggeri (separato da quelli per l’equipaggio), di una sala da pranzo con vista su tutti i lati tranne che a poppa e di due verande-fumatoi vetrate. Le sistemazioni dei passeggeri erano anche provviste di aria condizionata.
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