SAN GIORIO – A San Giorio la festa patronale del Santo e la “Soppressione del Feudatario”.
LA SOPPRESSIONE DEL FEUDATARIO A SAN GIORIO
Si è svolta a San Giorio, domenica 23 aprile, la tradizionale festa di San Giors. L’edizione 2023 della rievocazione storico-leggendaria de “La Soppressione del Feudatario” ha radunato sulle alture del castello il pubblico delle grandi occasioni. La giornata è cominciata con la messa del santo patrono in chiesa parrocchiale. Poi la processione accompagnata dalla Società Filarmonica Concordia ha percorsole vie del paese. La statua lignea di San Giorgio è stata portata dagli uomini del paese con il tradizionale costume d’epoca. A seguito le reliquie del Santo e i figuranti che hanno regalato ai cittadini un momento sentito di partecipazione e storicità del piccolo comune. Nel pomeriggio si è svolta la rappresentazione scenica della soppressione del Feudatario.
Questa rievocazione è ambientata in un’epoca tardo medievale. La leggenda narra dell’epopea di un popolo contadino vessato da tributi e angherie di un tirannico signorotto locale: l’estremo tentativo del despota di far valere il crudo abuso dello “ius prima noctis” scatena la ribellione degli umili e nel lieto epilogo trionfa la libertà. La rievocazione ha visto la partecipazione di numerosi personaggi in costume con balli e canti della tradizione. Primi fra tutti gli spadonari di San Giorio. La rievocazione vede la partecipazione di un centinaio di personaggi in costume d’epoca.
IL CASTELLO DI SAN GIORIO
Il Castello di San Giorio di Susa, antica rocca è oggi teatro di rievocazioni. Il castello è ubicato su uno sperone roccioso che domina l’abitato di San Giorio in Valsusa. La sua vista spazia da Bussoleno a Sant’Antonino di Susa. Il nucleo più antico del castello, quello superiore, risale al X secolo. In questo luogo sorgeva un fortilizio romano. San Giorgio viene citato per la prima volta nel 1001 d.C. quando l’imperatore Ottone III di Sassonia attribuisce a Olderico Manfredi II la signoria sul paese e su diversi centri abitati della zona. Olderico, marchese di Torino e Susa era padre di Adelaide, la nobildonna che impalmando Oddone di Savoia permise ai sabaudi di espandersi al di qua delle Alpi. Infine nel 1029 dona l’edificio all’Abbazia di San Giusto a Susa.
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