A Napoli la commemorazione della costituzione delle prime Compagnie Alpine

NAPOLI – A Napoli la commemorazione della costituzione delle prime Compagnie Alpine.

LA COMMEMORAZIONE DELLA COSTITUZIONE DELLE PRIME 15 COMPAGNIE ALPINE

Vennero costituti a Napoli il 15 ottobre 1872, con un regio decreto a firma di Vittorio Emanuele II, i primi soldati di montagna del Regno dā€™Italia che ricevettero successivamente il nome di Alpini. Lā€™idea Grazie ad una geniale idea dellā€™allora capitano in servizio di stato maggiore Giuseppe Domenico Perrucchetti che, attraverso un puntuale ed analitico studio tecnico sulla difesa di alcuni valichi alpini correlato alla proposta di un ordinamento militare territoriale da adottarsi nella vallate di riferimento, il progetto di poter creare un corpo appositamente addestrato e specializzato a condurre operazioni in montagna potĆ© avere il via libera da parte dei vertici militari e vedere cosƬ la luce.Ā Lo studio di Perrucchetti venne dapprima pubblicato, nel maggio dello stesso anno, sulla ā€œRivista Militareā€ ed approvato dal Ministro della Guerra Cesare Ricotti Magnani che da subito percepƬ lā€™importanza strategica di una salda difesa dei confini e dei valichi alpini che rendeva necessaria la costituzione di una nuova specialitĆ  leggera dellā€™arma di fanteria che potesse operare sul terreno di montagna.

LA FIRMA E LA NASCITA

Per agevolarne la costituzione, lo stesso ministro ricorse ad una scorciatoia al fine di poter superare eventuali ostacoli di carattere politico legati allā€™approvazione del decreto presso la camera dei deputati che per lā€™epoca non era per nulla disponibile ad un aumento degli oneri finanziari legati alle spese militari: vennero inseriti alcuni allegati allā€™interni del Regio Decreto nĀ° 10056 del 15 ottobre 1872 sullā€™aumento dei distretti militari che prevedevano la costituzione di ulteriori 15 compagnie con lā€™appellativo di ā€œAlpineā€ da sin alcune vallate appositamente individuate per un totale di ben 2000 uomini.Ā  Da subito a ciascuna compagnia venne assegnata una carretta con un mulo al fine di soddisfare le esigenze logistiche in termini di vitto e trasporto materiali e come armento venne introdotto e distribuito a livello individuale il fucile svizzero ā€œWetterliā€ mod. 1870.

LA MEMORIA E LA RICORRENZA

Camuffati quali generici sodati ā€œdistrettualiā€ gli Alpini videro la luce allā€™interno delle pieghe di un decreto firmato per puro caso nel capoluogo partenopeo che proprio questā€™anno a distanza di 150 anni, proprio il 15 ottobre prossimo, ne ricorderĆ  lā€™importante avvenimento alla presenza dei vertici dellā€™Esercito e delle Truppe Alpine, delle Bandiere di Guerra dei reggimenti alpini insieme ed alle fanfare della Brigata ā€œTaurinenseā€ e ā€œJuliaā€ partecipanti ad una grande rassegna musicale commemorativa.

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