A Giaveno il tricolore per l’Anniversario dell’Unità d’Italia

GIAVENO – Anche l’amministrazione di Giaveno ha voluto celebrare l’Anniversario dell’Unità d’Italia. Con il simbolo nazionale, il tricolore, esposto davanti al Palazzo Municipale. Per le norme anti Covid non si è potuto organizzare nulla se non l’esposizione del simbolo di appartenenza nazionale.

L’ANNIVERSARIO

L’Anniversario dell’Unità d’Italia è una festività nazionale che cade annualmente il 17 marzo. Celebra la nascita dello Stato italiano. Avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861. La completa unificazione del territorio nazionale avvenne però solo negli anni seguenti. Nel 1866 vennero annessi il Veneto e la provincia di Mantova. Poi nel 1870 il Lazio e nel 1918 il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia. A tal proposito, venne anche istituita la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Quella che viene celebrata annualmente il 4 novembre. Ricordando la vittoria italiana nella prima guerra mondiale. È l’evento bellico considerato completamento del processo di unificazione risorgimentale. L’anniversario della nascita dello Stato italiano è stato solennemente festeggiato nel 1911 (50 anni), nel 1961 (100 anni) e nel 2011 (150 anni).

A TORINO

Torino, prima capitale del Regno d’Italia dal 1861 al 1865, fu la grande protagonista del Risorgimento Italiano e gran merito va dato al Re galantuomo. Anche al primo presidente del Consiglio, Camillo Benso Conte di Cavour. Ai valorosi mille guidati da Giuseppe Garibaldi. E a tutti coloro che, uomini donne, i nostri avi, hanno combattuto e si sono impegnati per fare l’Italia. Anche contribuendo al suo processo di unificazione.

IN ITALIA

L’anniversario dell’unità d’Italia ricorda la promulgazione della legge del Regno di Sardegna. Con la quale, il 17 marzo 1861, la Camera dei deputati approvò il progetto di legge del Senato del 26 febbraio 1861. Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re d’Italia per sé e per i suoi successori. “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861“.

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