A Giaveno il Fiat 500 Club Italia con l’11° Raduno della Valsangone

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GIAVENO – A Giaveno il Fiat 500 Club Italia con l’11° Raduno della Valsangone.

LE FIAT 500 A GIAVENO IN VALSANGONE

Il Fiat 500 Club Italia per la Valle di Susa ha organizzato l’11° Raduno “Città di Giaveno – 1° Memorial Domenico Politanò che avrà luogo il 17 settembre. Il programma prevede il ritrovo a Giaveno in Piazza Molines poi la partenza per un giro turistico di Giaveno e dintorni. Dopo il pranzo il tempo dei saluti e delle fotografie. “Una bella giornata all’insegna delle auto e dell’amicizia tra soci dei Club” ha spiegato l’organizzatore Renato Breusa. A curare la sicurezza da Giaveno la Misericordie.

DAL 1957

La Nuova 500 venne presentata ufficialmente nel luglio 1957. La Nuova 500 aveva due soli sedili e una panchetta posteriore. La vettura poteva ospitare solo due persone, ma poteva portare fino a 70 kg di bagaglio. Era lunga 2,97 metri, larga 1,32 metri e 1.325 metri di altezza. Aveva un passo di 1,84 metri. A vuoto pesava 470 kg, ed a pieno carico raggiungeva i 680 kg. La Nuova 500 aveva un piccolo motore, il più piccolo di tutti i modelli in produzione, il motore progetto”110″. Si trattava di un nuovo motore a benzina con 2 cilindri in linea, raffreddato ad aria (era il primo motore raffreddato ad aria della Fiat) con una capacità di 479 cc, in grado di erogare 13 CV. Il cambio era a 4 marce con innesto rapido in 2°, 3° e 4°.

PREMIO COMPASSO D’ORO

Il 1959 fu un anno ricco di cambiamenti e novità per la Fiat 500. Da segnalare la conquista del prestigioso premio “Compasso d’Oro” per il design. La Cinquecento  fu la prima automobile a vantare questo riconoscimento, riservato, fino ad allora, ai più diversi prodotti industriali. Le modifiche tecniche di quell’ anno si concentrarono soprattutto nell’ aumentare l’ abitabilità ai sedili posteriori (nelle prime serie solo una panchetta poco imbottita), vero limite al successo della vettura. Nacque così nel marzo 1959 la “Nuova 500 tetto apribile”: la prima 500 a (quasi) “quattro posti”. Prezzo e meccanica invariati rispetto alla precedente “normale” di 15 CV (che scomparve dal listino). Da segnalare, tuttavia, un irrobustimento del retrotreno in previsione del maggiore peso trasportabile. La grande novità introdotta dalla Tetto Apribile si ottenne alzando di qualche centimetro il tetto dove fu inserita una parte in lamiera che, partendo dalla base del lunotto, si prolungava in avanti fino a metà padiglione.

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