A Condove rivive l’impresa della conquista di Fiume del 1919

CONDOVE – Sabato 8 giugno alle 17,00 in biblioteca continuano gli interessanti approfondimenti con la storia proposti dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Condove-Borgone. L’occasione dei cent’anni da quella definita dagli storici “l’Impresa di Fiume” è stato il pretesto per il presidente Emiliano Leccese di chiamare a raccolta iscritti, simpatizzanti e  cittadini alla conferenza di Riccardo Balzarotti-Kammlein. In quei giorni 2.600 uomini tra fanteria e artiglieria occuparono la città adriatica di Fiume, contesa tra il Regno d’Italia e il Regno di Jugoslavia organizzati dal poeta Gabriele D’Annunzio: la spedizione raggiunse Fiume il 12 settembre 1919, proclamandone l’annessione al Regno d’Italia.

16 MESI DI OCCUPAZIONE

L’impresa di Fiume ricordata a Condove fu un episodio del periodo interbellico, che consistette nell’occupazione della città di Fiume, contesa tra il Regno d’Italia ed il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, da parte di reparti ribelli del Regio Esercito italiano. L’intento fu quello di proclamare l’annessione della città all’Italia forzando in tal modo la mano ai delegati delle potenze vincitrici della prima guerra mondiale, all’epoca impegnati nella Conferenza di pace di Parigi. La spedizione fu capeggiata dal poeta Gabriele D’Annunzio e organizzata da una coalizione politica guidata dall’Associazione Nazionalista Italiana, cui parteciparono esponenti del Mazzinianesimo, del Futurismo e del Sindacalismo rivoluzionario. L’occupazione iniziò il 12 settembre 1919 e durò 16 mesi con alterne vicende, tra cui la proclamazione della Reggenza italiana del Carnaro. Quando i ribelli si opposero al Trattato di Rapallo, il governo italiano sgombrò la città con la forza durante il Natale 1920, per permettere la creazione dello Stato libero di Fiume.

 

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