A Buttigliera Alta la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

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BUTTIGLIERA ALTA – A Buttigliera Alta la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

SERATA INFORMATIVA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE A BUTTIGLIE ALTA

Significativamente gremita, nella serata di giovedì 23 novembre, la sala consiliare del municipio di Buttigliera Alta, per la conferenza promossa dall’Amministrazione Comunale, con gli Assessorati alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne. La cittadinanza ha risposto con interesse a un’occasione che, oltre a celebrare le oltre cento vittime di femminicidio italiane, tra cui non è potuta non spiccare la tragedia di Giulia Cecchettin, ha voluto essere vetrina propositiva delle opportunità messe a disposizione dal territorio in tema di prevenzione e gestione degli episodi di violenza di genere. Carrellata di interventi, condotta e moderata dalla giornalista Anna Olivero, aperta da un’emozionante performance di parole, musica e danza, a cura di Tania Gallino e del suo gruppo di balli gipsy, sul tema del valore del corpo femminile.

SUCCESSO DI PRESENZE CON IL LANCIO IN ANTEPRIMA DEL “CENTRO ANTIVIOLENZA METROMONTANO” DEL CONISA

La rassegna di contributi è stata aperta dall’avvocata Martina Saracco, che ha illustrato cosa sia la violenza dal punto di vista giuridico e quale sia il delicato ruolo degli avvocati nella difesa delle vittime, cercando di curare non solo gli aspetti legali e processuali, ma anche accogliere la sofferenza psicologica, la paura nell’affrontare un procedimento giudiziario, lenite dall’approvazione del “Codice rosso” e del gratuito patrocinio per le vittime. La parola è quindi passata al Comandate della Compagnia Carabinieri di Rivoli, Ugo Mercurio, che ha sottolineato il ruolo indispensabile della società civile, nell’individuare le avvisaglie, che ci sono quasi sempre in casi di femminicidio, segnalarle, non lasciare le vittime nella solitudine e nell’indifferenza. Violenza di genere, nella lettura del Comandante Mercurio, che ha seguito il caso di femminicidio precedente quello di Giulia Cecchettin, avvenuto a Rivoli, problema maschile, risolvibile solo grazie alla rete sociale, alla comunità civile e a una rivoluzione culturale. L’Asl To3, con gli interventi di Alda Cosola e Maria Chiara Giagu, del Dipartimento Promozione Salute, ha spiegato l’iter di presa in carico, nell’ambito dei pronto soccorso dell’Azienda, delle donne vittime di violenza: un percorso protetto e gestito nel massimo della tutela della privacy e degli eventuali figli minori. Pronto Soccorso spesso primo punto di approdo per una donna, sempre aperto e con la presenza di personale formato, che può prendere in carico e indirizzare verso gli altri servizi territoriali.

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