BARDONECCHIA – EXILLES – Durante il mese di ottobre si sono svolti nella Valsusa due eventi della serie itinerante «Forme sfuggenti», dedicati all’opera artistica di Erminio Tansini. Centro delle due iniziative sono state le sculture che l’autore realizza con rami, tronchi, radici e ceppi recuperati sulle spiagge e sui greti dei torrenti. Presentati nel 2017 alla Biennale di Venezia, dall’anno successivo questi lavori sono protagonisti di “Forme sfuggenti”: rassegna di shooting fotografici che ambienta e ritrae le opere di Erminio Tansini in luoghi scenografici (siti archeologici, boschi, castelli, passi alpini, scogliere, corsi e specchi d’acqua). La serie ha toccato varie località dell’Austria, della Francia, dell’Italia, del Principato di Monaco e della Svizzera.
IN MOSTRA
Quelle nella Val di Susa sono state l’85a e l’86a tappa della serie, tenutesi rispettivamente a Exilles e a Bardonecchia nella prima metà del mese. Le riprese hanno avuto come sfondo due importanti opere fortificate dell’alta valle: il Forte di Exilles e il Forte Bramafam. Lo scorso anno altri set di “Forme sfuggenti” erano stati allestiti sulle Alpi del Moncenisio, nel dipartimento della Savoia: al Fort Saint-Gobain di Villarodin-Bourget, alla Maison Penchée di Modane, al Forte Carlo Felice di Aussois (Barriera dell’Esseillon) e al Forte Varisello di Val-Cenis. Insieme alle sessioni fotografiche nella Moriana, gli shooting valsusini fanno parte del ciclo “Forts des Alpes”, appositamente dedicato all’ambientazione delle sculture di Erminio Tansini presso le antiche opere fortificate al confine tra Piemonte, Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Come per tutti gli eventi della rassegna, la direzione degli eventi a Exilles e Bardonecchia è stata affidata a Davide Tansini.
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