Il 25 Aprile a Susa e Mompantero, tra storia e futuro

Susa, lapide del 25 aprileSusa, lapide del 25 aprile

SUSA – La celebrazione del 25 aprile, condivisa dai comuni di Susa e Mompantero, ha avuto inizio in località Coldimosso. Con la deposizione di una corona al cippo dei caduti. E’ stato ricordato il professor Angelo Ainardi, ex partigiano, classe 1923, animatore delle passate celebrazioni a Coldimosso. “Che non ha mai mancato di richiamare l’importanza di difendere e preservare i valori e gli ideali che furono alla base dell’impegno e del sacrificio di tanti giovani per la conquista della libertà e della democrazia per salvare la nostra nazione”. I cinque partigiani trucidati in quella frazione per rappresaglia il 9 marzo 1945 e un altro fucilato a Carmagnola il 5 febbraio dello stesso anno. Al termine è stato ricordato Vincenzo Sibille. Anch’egli patriota coraggioso ed indomito nell’epopea della resistenza, con una esortazione. “I tempi che viviamo potrebbero talvolta scoraggiarci, ma l’esempio dei partigiani ci deve infondere un messaggio di speranza”.

A SUSA

La celebrazione del 25 aprile a Susa. Dopo la messa celebrata nella cattedrale di Susa da don Ettore De Faveri. Il corteo, con le autorità civili e militari, le associazioni ex combattenti e d’arma, l’Anpi e l’accompagnamento della Fanfara Ana Val Susa e Banda Musicale di Mompantero, si è trasferito presso il monumento ai caduti. Con l’omaggio floreale e l’allocuzione del sindaco Sandro Plano che ha attualizzato i valori della Resistenza. La cerimonia, commentata dallo speaker dell’evento Cesare Olivero Pistoletto. Ha visto la partecipazione entusiastica ed attiva degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Susa, dell’Itis Ferrari e dei giovani, destinatari ma soprattutto protagonisti del progetto “Il Treno della Memoria”, con pensieri, frasi e citazioni sulla libertà espressi anche nella lingua dei segni.

A MONPANTERO

La commemorazione è poi proseguita in piazza Bolaffi a Mompantero, con la deposizione floreale, il discorso del sindaco Piera Favro in ricordo degli ex partigiani Lino Cugnetto e Rodolfo Favro, recentemente “andati avanti” e un pensiero commosso per la prematura scomparsa del neopresidente di Fidal Piemonte Adriano Aschieris, che ha contribuito con il mondiale master di corsa in montagna trofeo Stellina a diffondere i valori della Liberazione tra i giovani. La ricorrenza è stata anche l’occasione pervisitare il museo civico della resistenza e deportazioni.

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