Il 25 Aprile di Giaveno, tra ricordo e speranza per il futuro

GIAVENO – Come da programma la festa della liberazione del 25 Aprile a Giaveno. La celebrazione è partita da un momento di riflessione al Sacrario della Divisione Campana, per poi proseguire con il corteo in centro città. Fino alla Chiesa di San Lorenzo per la messa, prima, e del cippo degli Ex Internati. Della stele di piazza Molines, per concludersi alla lapide di piazza San Lorenzo.

LA FESTA

In testa la banda comunale e, tra le fila, l’amministrazione comunale, la deputata Daniela Ruffino, i Vigili del Fuoco, gli Alpini, i Carabinieri e le tante associazioni combattentistiche e d’arma. Alla celebrazione, vissuto con un momento attivo, erano presenti gli studenti dell’Istituto Pascal. Il consigliere comunale Stefano Tizzani a margine della giornata ha scritto: “I valori che bisogna ricordare e fare propri ancora oggi sono la libertà, l’uguaglianza e la giustizia; valori irrinunciabili per la cui conquista molti giovani hanno sacrificato la loro stessa vita. Oggi le emergenze sono diverse. Dal dramma dei migranti alla violenza cieca e folle del terrorismo, senza però dimenticare la necessità di riforme per il lavoro, di maggiore equità sociale e di non lasciarsi andare alle correnti populiste, guardando al bene del Paese e non dei singoli“. Così il 25 Aprile a Giaveno.

UNA FESTA VOLUTA DA UMBERTO I

Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il Re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo. “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 Aprile 1946 è dichiarato festa nazionale. Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici. Oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti“. Da allora, annualmente in tutte le città italiane specialmente in quelle decorate al valor militare per la guerra di liberazione vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria dell’evento. Tra gli eventi del programma della festa c’è il solenne omaggio, da parte del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato, al sacello del Milite Ignoto.

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