VAIE – La Regione Piemonte ha pubblicato le misure obbligatorie per il controllo e l’eliminazione del tarlo asiatico nel comune di Vaie e la messa in “quarantena” anche dei comuni vicini. Nel documento pubblicato sul sito della Regione, c’è anche la definizione della zona delimitata per l’applicazione delle “misure fitosanitarie“, cioè il taglio della vegetazione nel paese di Vaie.
A vedere la carta del futuro intervento gran parte del paese sarà coinvolto dal taglio; non si salveranno le piante sui viali pubblici e neppure quelle nelle aree private. Insomma un’ecatombe che coinvolgerà tutta via Martiri della Libertà, via XXV Aprile, parte di via Belmonda, via Roma da un lato e via Braide e parte di via 1° Maggio dall’altra. Tra settembre e ottobre le motoseghe entreranno in azione nel tentativo di arginare l’espansione del Tarlo Asiatico in altri comuni della Val Susa.
Coinvolte anche Sant’Antonino, Borgone, Condove e Chiusa di San Michele
Una zona “cuscinetto” è stata indicata in un raggio di due chilometri da Vaie lambendo i comuni di Sant’Antonino, Borgone, Condove e Chiusa di San Michele. In esecuzione alla direttiva europea a cui la Regione Piemonte si attiene è dichiarato che le indagini fatte fino ad oggi, nel raggio di 300 metri dal primo focolaio, non hanno consentito di rilevare la presenza di altri tarli asiatici ma si è ritenuto, per motivi di precauzione in attesa della conclusione delle indagini, di effettuare una prima demarcazione di una zona cuscinetto di due chilometri. Cosa comporta l’inclusione in quest’area? E’ vietato spostare il legname o i residui di potatura. Questa prescrizione rimarrà attiva per quattro anni a meno che ci siano cambiamenti in corso. Intanto, con molta preoccupazione, i cittadini di Vaie s’interrogano sul futuro delle loro piante.
Vaie, zona di quarantena dal Tarlo Asiatico (regione Piemonte)