E’ l’artista torinese Luciano Spessot ad aver dipinto il Palio di Susa del 2017

SUSA – E’ l’artista torinese Luciano Spessot ad aver dipinto il Palio di Susa quest’anno. Goriziano poi veneziano, con un passaggio in Liguria, adesso vive nel capoluogo piemontese. Il soggetto del drappo è interessante perchè riguarda una pezzo importante della storia sabauda. Ecco il Palio di Susa 2017.

Il Crociato

Amedeo III di Savoia, detto il Crociato, nato intorno al 1095 e morto nel 1148 a Nicosia, era figlio di Umberto II di Moriana-Savoia e di Giselda di Borgogna. E’ stato il settimo Conte di Savoia e Conte d’Aosta. Il soprannome guerresco è dovuto alla sua partecipazione ai conflitti armati in Terrasanta, chiamato alle armi da papa Callisto II°, suo parente, dal quale ricevette in dono il simbolo che utilizzò nel blasone. Il suo primo matrimonio con Adelaide, (da non confondersi con la famosa contessa di Susa, che invece era sua bisnonna paterna) non diede alcuna discendenza, mentre con la seconda moglie, Matilde d’Albon, Amedeo ebbe dieci figli.

L’abbazia di Hautcombe

È ad Amedeo che si deve la fondazione dell’abbazia di Hautcombe, nella quale i membri della dinastia Savoia vengono sepolti da generazioni. Nel 1131 Amedeo occupò la città di Torino, intitolandosi Comes Taurinensis, “conte di Torino” in un documento redatto nella casa del cittadino torinese Giovanni Baderio. La sua influenza sulla città si concluse violentemente nel 1136,quando l’imperatore Lotario riconquistò Torino, costringendo Amedeo alla fuga.

La fuga

Il conte aveva approfittato del relativo vuoto di potere che ancora caratterizzava l’area torinese dopo la dissoluzione della marca torinese nel 1091, facendo leva anche sulla tensione dei rapporti tra la comunità dei torinesi e i loro vescovi, che si contendevano gli stessi privilegi un tempo dei marchesi. Amedeo poteva anche rivendicare, secondo una strategia di espansione seguita anche dal padre, l’eredità territoriale e politica degli arduinici, visto che la madre di Umberto II era Adelaide, ma questo tentativo della dinastia sabauda di estendere il suo controllo su Torino ebbe comunque vita breve.

Morì in viaggio per le Crociate

Partito per la IIa Crociata, guidando con il conte Geoffroy di Rancogne l’avanguardia delle truppe in Anatolia, Amedeo morì a Nicosia, sull’isola di Cipro, a causa di un male ignoto, nel corso della crociata stessa, e fu sepolto nella chiesa locale della Santa Croce.

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