Oulx: all’Istituto des Ambrois grandi preparativi per la marcia per la Pace, Perugia-Assisi

OULX – Una nuova iniziativa all‘Istituto Des Ambrois nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro: i rappresentanti di Istituto, membri della Consulta provinciale, Ivan Basadonna e Giulia Vanni, sono stati scelti per lavorare insieme ad altri 18 ragazzi provenienti da varie scuole d’Italia alla preparazione del meeting e della marcia per la Pace, Perugia-Assisi.

I rappresentanti di istituto scelti per coordinare la preparazione

Per Giulia e Ivan oltre che una settimana di alternanza scuola-lavoro sarà un modo di vivere il dietro le quinte di questo evento internazionale, che quest’anno è dedicato al 70° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo. A loro si uniranno, appunto, 80 studenti in delegazione dall’Istituto Des Ambrois che parteciperanno ai work shop e alla marcia.

Ivan, ha 18 anni, abita ad Almese e si occupa, tra le altre attività, di animazione, ha seguito corsi specifici in questi anni ed è due anni che lavora in questo ambito, di cui si è innamorato. Giulia, abita da quando è nata a Reano, le piace la musica e fin da bambina danza.

Ivan spiega le motivazioniche lo hanno spinto a partecipare: “Innanzi tutto perché sono presenti argomenti che sento molto vicini a me, di cui mi sono sempre occupato e dei quali mi piacerebbe essere il più informato possibile, in secondo luogo perché mi piacerebbe confrontarmi su questi temi con studenti provenienti da scuole e onesti diversi dal mio e infine perché penso che in questo evento , come in molti altri in cui la propria presenza e il proprio pensiero possano anche minimamente cambiare qualcosa, sia un dovere per ogni cittadino esserci, se si auspica un futuro migliore per tutti.”

Anche Giulia è entusiasta del progetto: “Appena mi hanno parlato di questo progetto mi sono subito interessata, mi piacerebbe partecipare per poter raccontare a coloro che non sanno cosa è accaduto e sta accadendo nel mondo. Trovo fantastico poter conoscere nuove persone e poter parlare e confrontarmi con loro.”