Rivoli: mozione di sfiducia contro il sindaco sulla questione Franca Zoavo

RIVOLI – Il sindaco di Rivoli dovrà affrontare e superare la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dai gruppi d’opposizione. Chiare le accuse formulate contro il primo cittadino Franco Dessì. Non tutelare l’immagine della città e utilizzare pesi e misure diverse nei confronti dei suoi partner di maggioranza. Ovvero la mano pesante verso l’esponente dei Moderati rinviato a giudizio e la mano leggera con l’assessore di Rivoli del Partito Democratico Franca Zoavo. Anche lei al banco degli imputati nel processo che sarà celebrato davanti ai giudici dei tribunale di Torino il prossimo 2 febbraio.

L’INCHIESTA

La vicenda giudiziaria dalla quale trae origine la mozione di sfiducia risale allo scorso 15 maggio. Con l’arresto di Francesco Massaro, capogruppo dei Moderati nel Consiglio comunale di Rivoli. Anche presidente della Commissione Urbanistica. L’ipotesi di reato che fa scattare il provvedimento parla di corruzione. Per molti impiegato all’Ufficio tecnico del Comune, il geometra Massaro, oggi in pensione, secondo i sostituti procuratori Maria Abbatecola e Paolo Toso avrebbe preteso da alcuni imprenditori edili somme di denaro. Promettendo favori a proposito di alcuni lotti di terreno edificabili sul territorio comunale. Nei giorni successivi all’arresto di Massaro viene coinvolta nelle indagini anche Franca Zoavo. Lei assessore all’Istruzione. Indagata per abuso di ufficio per non aver pagato mille euro per un condono edilizio. Le indagini della Procura si sono concluse  nei giorni scorsi, con il rinvio a giudizio di Massaro, Zoavo e di altre quattro persone.

IL RINVIO A GIUDIZIO

Il sindaco e la Città di Rivoli si costituiranno parte civile contro tutti gli imputati al fine di ottenere un risarcimento per i danni d’immagine subiti a causa di questa vicenda. Ma non contro l’assessore Zoavo. “La Zoavo ha già risarcito il Comune pagando 1500 euro a titolo di riparazione del danno all’immagine”. Scrive il sindaco. “Vista la natura del reato oggetto dell’imputazione, considerata la risonanza della notizia e l’entità del danno che deve essere parametrato. Secondo quanto affermato dalla giurisprudenza, anche in relazione all’entità del vantaggio economico eventualmente conseguito per effetto del reato. Nel caso di specie la sanzione prevista per la sanatoria dell’abuso edilizio, pari ad euro 1000,  peraltro versata in appare congrua la somma offerta dall’assessore Franco Zoavo a titolo di riparazione dell’eventuale danno a Rivoli“.

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