SALBERTRAND – Interessante approfondimento per Piemonte Parchi, giornale della Regione Piemonte, di Nadia Faure sulla falena. Spiega la Faure. “Durante l’anno pandemico, dalla primavera all’arrivo del freddo inverno, a Salbertrand in Alta Valle Susa, il personale del Parco naturale del Gran Bosco non ha mai interrotto la propria attivitĆ . Nell’area verde retrostante la sede, dove da alcuni anni ĆØ coltivato un giardino con fiori e piante che attirano le farfalle e allestito a percorso didattico, ĆØ stata installata una nuova stazione mobile di osservazione delle falene notturne. Costruita in modo artigianale, con pannelli di compensato, lastre di plexiglass e una fonte luminosa, la piccola cabina ha svolto un ottimo lavoro. Accesa all’imbrunire, ha davvero incuriosito tante falene, oltre ogni aspettativa“.
LE FALENE
Continua sul giornale. “L’obiettivo ĆØ attirare con la luce le falene e fornirgli una stanza da letto per il sonno, dopo il loro importante lavoro di impollinazione. Durante la fase di sonnolenza del primo mattino, Massimo verifica la loro presenza all’interno della piccola cabina e con molta attenzione, senza arrecare alcun danno, immortala con la macchina fotografica gli insetti. Un paio di scatti e via perchĆ© il tempo a disposizione ĆØ poco. Nei mesi piĆ¹ caldi dell’estate, soprattutto dalle 22 alle 24, le falene sono piĆ¹ attive e aumentano cosƬ le catture. Dopo uno scatto macro che inquadra il muso dell’insetto e coglie espressioni davvero uniche e curiose, segue uno scatto d’insieme ad ali e corpo, generalmente paffuto e peloso, significativo per la successiva identificazione della specie. La falena ĆØ liberata nel minor tempo possibile e la documentazione fotografica raccolta ĆØ sufficiente per attestare la presenza dell’individuo“.
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