RIVOLI – Il Direttore della Radiologia di Rivoli dottor Filippo Marchisio ha effettuato la TAC sulla Sindone utilizzando un volontario di 32 anni per la ricostruzione anatomica delle parti mancanti. La notizia è stata appena pubblicata sui quotidiani del territorio e si è subito diffusa rapidamente. Al dottor Marchiso ed alla ASLTO3 di cui fa parte, sono giunte immediate richieste di informazioni ed ulteriore valutazioni. Non si intende entrare ovviamente nel merito di questo progetto scientifico, correlato agli studi sulla Sindone, e portato avanti dall’Istituto di Radiologia Diagnostica dell’Università di Torino; tuttavia si rileva come professionalità riconosciute in campo radiologico come quella del dottor Marchisio, insieme ad apparecchiature all’avanguardia nazionale, come la TAC in corso di arrivo a Rivoli ( oltre alla Risonanza già in funzione), stiano consentendo alla radiologia rivolese passi avanti nella direzione dell’eccellenza diagnostica.
LA NUOVA RICERCA
L’anteprima dei risultati di una nuova ricerca sulla Sindone del dottor Filippo Marchisio, primario di Radiologia all’ospedale di Rivoli, e di Pier Luigi Baima Bollone, celebre sindonologo, per molti anni professore ordinario di Medicina legale nell’Università di Torino e direttore del Centro Internazionale di Sindonologia è stata resa pubblica. Pare che l’uomo esaminato avesse il braccio destro più lungo di sei centimetri rispetto al sinistro forse, dicono gli studiosi per una pregressa frattura al gomito o lussazione alla spalla. Danni compatibili con una crocifissione. Purtroppo molte parti non sono ben esaminabili a causa dell’ incendio nel 1532, a Chambéry, nella cappella del castello dei duchi di Savoia. Marchisio ha usato la TAC e si è e un un volontario di 32 anni, dal fisico atletico che gli ha permesso di ricostruire le parti mancanti mediante una sovrapposizione di immagini.
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