Condove: al Collombardo, tantissimi fedeli alla festa della Madonna degli Angeli

CONDOVE – Domenica 7 agosto si è svolta sulle montagne condovesi la tradizionale festa della Madonna degli Angeli del Collombardo. Lassù ai 1.880 metri tantissimi fedeli si sono ritrovati per la processione e la Santa Messa. Prima la processione poi la celebrazione di don Roberto Bertolo hanno rappresentato l’impegno dei fedeli delle due valli al luogo religioso. C’è molta storia legata al colle a partire dal 1705, quando fu edificata la prima cappella per volontà di Giovanni Battista Giorgis che inglobava il pilone originario.

Venne poi ricostruita ed ampliata fra il 1689 e il 1879, grazie all’interessamento dei parroci di Mocchie, poi abbattuta nel 1869 per far spazio all’attuale santuario, eretto fra il 1870 e il 1905 dalla parrocchia di Lajetto. Luogo di pellegrinaggi, soprattutto nel giorno della festività mariana, nel passato l’edificio fu causa di frequenti discordie e le liti fra le popolazioni degli opposti versanti originatesi da antiche contese per la proprietà dei pascoli e culminate in episodi sanguinosi proprio il giorno della tradizionale processione e festa di agosto. Quest’anno tutto si è svolto in modo pacifico, non come ai tempi che furono, e i sindaci di Lemie e Condove hanno presenziato alla celebrazione. Dopo il pranzo si è svolta una lotteria a favore delle Cooperativa Amico.

IL COLLE

Il colle si apre ad Ovest del Monte Civrari e si trova alla testata del vallone del Sessi (tributario della Dora Riparia) e del vallone del Rio Nanta (tributario della Stura di Viù). È raggiungibile per strada sterrata carrozzabile da Villa di Lemie (l’asfalto termina presso la borgata San Antonio, quota 1.219 m) o da Prato del Rio (Condove). In corrispondenza del colle sorge il santuario dedicato alla Madonna degli Angeli, ancora oggi meta di pellegrinaggi mariani. Sulla facciata principale del santuario è posta una targa che recita: “Gioanni Battista Giorgis dal Forno di Lemie ergeva per voto nel 1704-5. L’indefessa generosità dei parrocchiani di Lajetto ampliando riedificava 1869-70.”

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