Caprie: per Valsusa Filmfest Maurizio Zanolla “Manolo” presenta il libro “Eravamo immortali”

CAPRIE – Venerdì 26 ottobre alle ore 21 al Centro Polisportivo La Sosta Climb Cafè in via Sacra di San Michele, Maurizio Zanolla “Manolo” presenta il libro “Eravamo immortali” in dialogo con Linda Cottino, presidente dell’associazione Valsusa Filmfest e giornalista specializzata sui temi dello sport in quota. Questo è il primo appuntamento di “Valsusa FuoriFestival – Effetto Montagna”, rassegna di avvicinamento alla XXIII edizione del Valsusa Filmfest sul tema della Montagna, con il noto arrampicatore italiano presidente dell’associazione Valsusa Filmfest e giornalista specializzata sui temi dello sport in quota. La rassegna viene organizzata con l’obiettivo di creare nuove occasioni di incontro e dialogo su uno dei temi più cari trattati al festival e con l’obiettivo di raccogliere idee e suggerimenti per la realizzazione della sua XXIII edizione.

IL MAGO

Maurizio Zanolla (conosciuto anche come Manolo) (Feltre, 16 febbraio 1958) è un arrampicatore, alpinista e guida alpina italiano. Soprannominato Il Mago, è uno dei pionieri dell’arrampicata libera in Italia ed è uno dei volti più conosciuti di questo sport in Italia: è stato infatti il primo italiano a salire una via d’arrampicata di difficoltà 8b con l’Ultimo Movimento in Totoga (Pale di San Martino) nel 1986 e ha praticato l’arrampicata in solitaria free solo fino all’8a con Masala Dosa sulla falesia di San Silvestro nel 1992: persona schiva, vive la sua passione per l’arrampicata in maniera personale, filosofica e romantica, non avendo mai voluto partecipare alle competizioni di arrampicata.

Manolo ha iniziato ad arrampicare all’età di 17 anni ed ha sempre privilegiato l’arrampicata su placca o sul verticale, piuttosto che sugli strapiombi. La sua evoluzione tecnica passa attraverso l’utilizzo di appigli sempre più piccoli, equilibri molto precari su itinerari con protezioni spesso “psicologiche”, enfatizzando così l’arrampicata globale, non solo fisica quindi ma anche mentale. Nel 1977 ‘liberò’ la via Cassin alla Torre Trieste (6c) e la Bonatti al Grand Capucin. Nel 1978, in un mese aprì 28 vie, tra le quali ‘I piazaroi’, sulla Cima della Madonna alle Pale di San Martino (7b). Alla fine degli anni settanta apre vie in montagna con gradi e protezioni severi per l’epoca come “Lucertola Schizofrenica” in Totoga nel 1979 (9 chiodi, fino al 6b) o “Supermatita” sul Sass Maor nel 1980.

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Valsusa Filmfest . Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!