Avigliana, teppisti imbrattano con scritte i muri del centro storico

AVIGLIANA – Questa mattina Avigliana s’è svegliata con i muri del centro storico imbratatti da un gruppo di delinquenti, questo è il termine giusto, che hanno scritto con una bomboletta spray. Un teppista, anche analfabeta e sgrammaticato, ha deliziato la città con i suoi pensieri. “La massa è come l’acqua si adava” la prima epica iscrizione non firmata che non so se rappresenta qualche pensiero illuminato ma senza dubbio l’ignoranza si. “So il valore della vita e me fotto” scrive “Luche” che probabilmente se ne frega anche del valore della pulizia del muto.

Un sistema di telecamere potrebbe funzionare da deterrente

Continua la delinquenza con un pensiero che sfregia l’ingresso della chiesa: “Quando torno prego Dio” firmato “Noyz“, che può pregare di non essere riconosciuto e che giù per le scale intima: “Asciugati le lacrime che è tutto vero“, purtroppo. A conclusione sulla panoramica ecco un bel: “Uccide più la paura di un Kalashnikov“. Un insieme di più sfregi nella città d’arte che vorrebbe trovare un’identità turistica ma non riesce, è evidente, avere un controllo sul territorio.  Un sistema di telecamere, più volte invocato in Consiglio Comunale, avrebbe potuto agire da deterrente e magari per poter identificare gli autori ai quali bisognerebbe dedicare una scritta, anche non fatta con lo spray: “La mamma dei cretini è sempre in cinta“.