Avigliana, sul parco giochi distrutto per vandalismo

AVIGLIANA – Si torna a parlare del parco giochi danneggiato. La voce, dal Consiglio Comunale, del gruppo  Stelle stigmatizza il gesto  e in un comunicato denuncia: “Sono notizie che fanno male, per il gesto e il luogo in cui sono avvenuti i danneggiamenti. Subito dopo l’accaduto abbiamo fatto alcune riflessioni e ci siamo chiesti quali correttivi potrebbero essere messi in atto. Innanzi tutto: se una amministrazione approva una delibera urgente contro i botti e i fuochi nella notte di Halloween c’è necessità che il messaggio venga diffuso e arrivi a chi ne viene interessato; quindi la presa di posizione deve essere comunicata sì con social e stampa, ma anche più capillarmente e con un minimo di anticipo, magari facendo tenere brevi incontri nelle scuole elementari, medie e superiori alle forze dell’ordine, ai responsabili della sicurezza del territorio e ai responsabili del Comune, comunicando chiaramente divieti e relative sanzioni”.

I grillini, rappresentati in comune da Tatjana Callegari aggiungono: “Inoltre: se sono stati dei giovani (e ancora non lo sappiamo) a creare i danni, interroghiamoci e chiediamoci se le politiche giovanili e sociali dell’amministrazione siano state sufficienti, o se forse c’è ancora da lavorare. Inoltre: la visibilità di alcuni giardini dovrebbe essere modificata, rendendoli più controllabili. I parchi pubblici ad Avigliana sono tutti o quasi tutti collocati in luoghi nascosti da siepi e mura e non godono di quella visibilità che consentirebbe anche solo a semplici passanti di bloccare spontaneamente gesti di vandalismo o inibire il mal intenzionato. Non sono mai accaduti in Avigliana fatti gravi o atti tali da mettere a repentaglio la sicurezza delle persone ma il piccolo vandalismo crea danni economici e disagio (si pensi alle scritte oscene nei parchi gioco). Senza un controllo come si può pensare di tutelare aree ancora più estese e pretenziose, come l’area Riva? Nell’immediato, senza costi, potrebbero quindi essere abbassate le siepi e -se mai fosse possibile- anche le mura. Sarebbe inoltre doveroso un aumento dell’illuminazione, almeno in alcuni di questi luoghi e, per quanto le telecamere possano forse servire come deterrente e parziale risposta alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini, pensiamo che altrove stia il problema ed è quindi altrove vada cercata la soluzione. 

Solo così, attraverso un largo e condiviso patto educativo di cui l’amministrazione comunale dovrebbe farsi promotrice, si può arrivare a prevenire, anziché dover poi reprimere e ad Infondere maggior senso di appartenenza e di cittadinanza nei ragazzi, cercando di trasformare ciascuno di loro in un ragazzo responsabile del proprio metro quadrato di spazio pubblico. Di certo questo tipo di approccio prevede molto più impegno da parte di tutti i soggetti chiamati in causa, un impegno costante e di forte responsabilità, che avrà risultati non nell’immediato, ma in questo, come in altri casi è fondamentale avere un piano di forte progettualità per vedere risultati concreti e duraturi“.