A Mattie nipoti e nonni imparano la giusta alimentazione

MATTIE – Il Comune ha ritenuto di meglio conoscere i bisogni di salute della propria popolazione anziana attivando un progetto che costituisce una sperimentazione locale di intervento, estendibile a scala più vasta, e coinvolgendo in tal senso l’ASL TO3 , l’Università degli Studi di Torino e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (attraverso una studentessa in Scienze Infermieristiche e Ostetriche fra l’altro dipendente dell’ASL TO3 ).

Un progetto sull’alimentazione

Il progetto si è sviluppato in due fasi: valutazione capillare del bisogno di salute e messa a punto possibili risposte alle criticità riscontrate. Inizialmente è stato costruito un questionario ad hoc per individuare il bisogno di salute della popolazione interessata, cui sono seguite l’analisi dei dati raccolti e l’individuazione del bisogno di salute prevalente, nell’ottica di prevenzione delle malattie cardiocircolatorie, nonché le abitudini alimentari.

La promozione della salute

Si è costruito un sistema di promozione locale della salute che utilizza l’apprendimento intergenerazionale, anziani/bambini, sulle abitudini alimentari. Tale sistema prevede il coinvolgimento non solo di Comune ed ASL ma anche del Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale Valle di Susa (Con.I.SA). Per l’ASL hanno partecipato personale del Distretto Val Susa/Val Sangone (diretto dal Dr. Mauro Occhi) e del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) diretto dalla Dott.ssa Fiorella Vietti.

L’intervento, che ha visto impegnati anziani over 65enni e bambini di 10 anni delle scuole del territorio, si è sviluppato in una serie di incontri, nei quali sono stati affrontati soprattutto gli argomenti emersi come criticità per la salvaguardia della salute.  In particolare i concetti di piramide dell’alimentazione mediterranea e la lettura delle etichette e tabelle nutrizionali hanno rappresentato il fulcro degli incontri, interamente condotti dalla dietista del Servizio alimenti e nutrizione Dott.ssa Lucia Bioletti, con la collaborazione dell’infermiera elaboratrice del progetto.