Giaveno: domenica la 14^Edizione di “Giaveno città del buon pane”

GIAVENO – Una domenica ricca di sapori quella del 10 settembre, con la 14esima edizione di Giaveno Città del Buon Pane. La manifestazione vedrà protagonisti il pane, i grissini ed i prodotti da forno dolci e salati dei produttori del territorio, famiglie che da generazioni si svegliano presto per impastare e infornare il pane secondo la tradizione, ma anche ricercando gusti nuovi.

La quattordicesima edizione della Festa del Pane

La  manifestazione, che da 14 edizioni richiama visitatori dal Torinese e da tutta la Regione, è organizzata dall’Amministrazione Comunale  con gli Assessorati al Turismo, Cultura, Scuola ed Educazione, Ambiente e Commercio,  in collaborazione con il Gruppo Panificatori Artigiani e Produttori De.C.O.  che ruota attorno alle figure di Dario Calcagno Tunin, i fratelli Giovanni e Michele Chiambretto, Antonio Morisciano e Andrea Goitre.

Biova, stirotto, micca e mezzana: questi i protagonisti di una giornata di festa tutta volta alla valorizzazione del pane tradizionale De.C.O. –  Denominazione Comunale d’Origine -, un prodotto che non è soltanto alimento ma che assume un’importante connotazione sociale, come simbolo di unione, condivisione, comunità.

Alle ore 11  in largo via Umberto I dinanzi alla Chiesa dei Batù  si terrà  l’apertura ufficiale della manifestazione con l’intervento delle autorità e  della delegazione dell’Amministrazione Comunale gemellata di Saint –Jean–de-Maurienne (Savoia) e dei panificatori, a cura delle quali avverrà il “Taglio del Grissino” e il taglio del pane nella forma tipica della località della Savoia, con distribuzione ai presenti.  I due “prodotti” protagonisti  prima di approdare in piazza sfileranno lungo le vie cittadine  con l’accompagnamento della Banda Musicale Comunale Giaveno e Val Sangone  diretta dal Maestro Paolo Fiora.

L’evento sarà accompagnato dall’esibizione delle ballerine dell’Associazione ArteInMovimento,  che omaggerà la festa  del pane con due performances: una coreografia di “musical ” con  titolo ” La sfida dei panettieri ” ed una coreografia di danza contemporanea intitolata “Pasta Madre ” che vuole essere un ringraziamento alla lavorazione del pane di qualità.

Produzione, vendita e promozione sotto al mercato coperto

Il cuore pulsante o, per meglio dire, fragrante dell’evento sarà come di consueto piazza Mautino, dove verrà ospitata l’area forni-laboratorio per la panificazione. Qui vi sarà inoltre l’area dedicata alla vendita al minuto di pane e grissini, dello “Stirato Torinese” e dei prodotti da forno  dolci  e salati,  preparati anche con l’impiego di altri prodotti locali  come la salciccia per i salatini, il lardo del nonno e il salame dell’Azienda Agricola Bramante per la  pizza, nonchè le tome delle Aziende Maria Lussiana e Ezio Versino usate per pizze e le focacce.

In piazza Mautino saranno presenti anche altre attività che operano nel campo del recupero  della tradizione culturale e dei prodotti di nicchia, come il Mulino della Bernardina che si occupa della  reintroduzione delle antiche varietà di mais  e della molitura con un impianto di macine in pietra ancora perfettamente funzionate e aperto alle visite del pubblico. Novità di quest’anno sarà l’allestimento di  uno spazio dedicato ai “Grani recuperati”, con la presenza  delle Associazioni Principi Pellegrini Divangazioni e Sanaindivia  che condurranno un’attività volta a promuovere la “consapevolezza alimentare” dei visitatori  con riferimento alle varietà di frumento tenero “storiche” e alla loro trasformazione  in prodotti da forno e pane.  Qui saranno esposti alcuni pannelli dedicati al grano e dei covoncini di frumenti tratti dal campo catalogo 2017 realizzato e a cura del Giardino Botanico Rea.

L’area inoltre ospiterà  l’esposizione dei disegni realizzati dagli alunni della scuola media Francesco Gonin  per il concorso sul tema del pane dal titolo “Giaveno, un mondo di pane”, premiati lo scorso giugno e fra i quali è stato individuato il disegno immagine del manifesto ufficiale di questa edizione di Giaveno Città del Buon Pane, realizzato da Mario Audibussio, Stefano Venturino, Bruno Torchio e Valentina Fragomeli della Classe 3E.

Le attrazioni nelle vie e piazze cittadine

In piazza Molines sarà possibile assistere alla conduzione dimostrativa della trebbiatura del grano, effettuata come avveniva un tempo  nelle zone di campagna, da parte di appassionati “trebbiatori e contadini” locali  con l’impiego dei macchinari di una volta. In esposizione anche trattori  d’epoca appartenenti a collezionisti privati.

Nelle vie e piazzette del centro cittadino ci saranno bancarelle  di prodotti  agroalimentari, dai formaggi alla frutta agli ortaggi, al miele e dell’artigianato e creatività artistica  con il CreativoDoc  e altre  lavorazioni  dell’ingegno. Ci sarà anche l’intaglio del legno con il laboratorio della sezione giavenese del Club Alpino Italiano. I ristoranti, le trattorie, i caffè ed i negozi saranno aperti per l’occasione e in Viale Regina Elena, dalle ore 18, sarà possibile fare apericena. Inoltre le vie del centro saranno ancora coperte, per questa manifestazione, dalle decine di ombrelli colorati che hanno  contrassegnato l’estate giavenese.

Nei locali comunali di via XX Settembre  sarà visitabile la mostra di pittura “Colori”, in cui da sabato 9 a domenica 17 settembre saranno esposte le opere di Lidia Agosti, Giovanna Bruna Grigolon, Tanina Maritano, Franca Miola, Marisa Giovale Alet e Mita Sapone.

La giornata sarà contraddistinta dalla possibilità di accedere e visitare alcuni luoghi d’arte e architettura molto interessanti. In centro città il Circolo Ricreativo Culturale aprirà il portone della Chiesa dei Batù (cioè dei Flagellanti) data 1576. Uno dei più antichi monumenti religiosi della Città nel quale  alle severe linee classiche di impianto dell’edificio, si sovrappongono quelle più fantasiose dell’ornato di stile barocco. All’interno conserva arredi e dipinti originali e un coro a scanni. La Chiesa  all’imbocco di via Umberto I sarà aperta dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.

Visita ai mulini di Giaveno

In borgata Buffa,  al n. 260 di via Vittorio Emanuele II,  si trova l’antico Mulino della Bernardina. Un mulino a pietra risalente al 1745 tramandato da padre in figlio  che rischiava di finire in disuso ma  che così’ non è stato grazie alla volontà della famiglia Ughetto e dell’attuale Mugnaio Ernesto che con molto impegno hanno mantenuto viva la tradizione e l’uso del mulino. A questa attività hanno inoltre affiancato la coltivazione di antiche varietà di mais, il pignoletto rosso, giallo, l’ottofile oltre al grano e alla segale. Il Mulino della  Bernardina  accoglierà i visitatori dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30.

In via Beale 8 si trova invece il Mulin du Detu, l’antico mulino ad acqua appartenente alla famiglia di Giuseppe Colombatti.  Edificato nel 1218, come testimoniato da una targa ancor oggi parzialmente visibile sopra il portone di ingresso, questo era il mulino abbaziale appartenuto ai monaci benedettini dell’Abbazia di San Michele della Chiusa, acquistato  e restaurato nel 1877 da Benedetto Giai Via, detto appunto “Detu”, di cui Giuseppe è bisnipote. La grande ruota esterna a pale metalliche è alimentata dall’acqua di una presa del Sangone, il canale delle Fucine, e muove le ruote in pietra presenti all’interno, le quali hanno girato ancora durante la seconda guerra mondiale e negli anni successivi.  Nel novembre 2016, dopo 30 anni di inattività, il mulino è stato restaurato ed aperto per la prima volta  ai visitatori in occasione della Festa di San Martino. Il Mulino “du Detu” sarà visitabile dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30.

I due mulini sono raggiungibili in auto, a piedi o per mezzo di una navetta gratuita  con prenotazione il giorno della manifestazione  presso l’Ufficio Turistico Comunale  con sede in piazza San Lorenzo 34.

Per informazioni è possibile consultare www.comune.giaveno.to.it  o contattare l’Ufficio Turistico Comunale al numero  011.9374053 oppure via mail a infoturismo@giaveno.it e  manifestazioni@giaveno.it.